La nostra scuola, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’Associazione LULE, offre un servizio per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, attraverso l’organizzazione di percorsi di alfabetizzazione linguistica effettuati da docenti, facilitatori linguistici e mediatori culturali.
Nell'ambito del progetto ministeriale di "aree a forte processo migratorio", al quale l'istituto aderisce da alcuni anni, vengono attivati laboratori di alfabetizzazione per gli alunni stranieri segnalati nelle varie classi.
I mediatori culturali vengono coinvolti nell’accoglienza delle famiglie per agevolare la comunicazione con la scuola e la risoluzione di eventuali problematiche che possono sorgere da incomprensioni di tipo culturale.
Dopo lunghi studi condotti dal 1989 al 1996 secondo un progetto finanziato dal Consiglio d’Europa, chiamato Language Learning for European Citizenship, su base europea sono stati messi a punto i sei livelli di riferimento (A1, A2, B1, B2, C1 e C2) utili per la valutazione della conoscenza di una qualsiasi lingua europea.
Questi livelli rientrano nei tre grandi campi di competenza:
e sono ormai accettati da tutti gli stati europei.
A - BASE
B - AUTONOMIA
C - PADRONANZA DI LINGUAGGIO
Spesso, buona parte dei nostri studenti, quando arrivano in Italia, sanno a malapena rispondere alla domanda: “Come ti chiami?” cioè la loro conoscenza dell’italiano è nulla, non raggiungono nemmeno il livello di base A. Per questa ragione il raggiungimento faticoso del livello A1 può durare anche parecchi mesi, a seconda dell’età dello studente (più piccoli sono, prima imparano) e del grado di istruzione raggiunto dallo studente nel suo paese d’origine.
Secondo le direttive europee durante il percorso di raggiungimento del livello A1, definito anche elementare, lo studente straniero deve arrivare a:
Il lessico iniziale di apprendimento è minimo e si riferisce a termini di oggetti di uso scolastico, familiare, colori, i numeri, il calendario…
La persona con la quale interloquisce deve sempre parlare in modo molto semplice, chiaro e molto lentamente usando il tempo presente dei verbi. Ovviamente in ambito scolastico la sola conversazione non può essere scissa da semplici immagini e testi a livello pre-elementare ed elementare: è importante vedere la parola scritta, riprodurne il suono e associare il suono al significato.
Il livello A2 è chiamato pre-intermedio perché, come si sa, l’apprendimento di una lingua non è lineare, per cui per parecchio tempo il livello può oscillare da A2 ad A1 e viceversa e così per i livelli A2, B1 e B2
A livello A2 lo studente straniero deve riuscire a:
Il livello B1 è quello intermedio o "di soglia", cioè il passaggio da un linguaggio semplice a più complesso, anche qui oscillante. Lo studente può iniziare ad apprendere anche termini più complessi, utili allo studio di varie materie scolastiche. Sa elaborare semplici testi con minimo aiuto o in autonomia, riconosce gli errori ortografici. Legge con più scioltezza.
Questi sono i primi tre livelli sui quali un facilitatore linguistico lavora maggiormente.
Quando uno studente raggiunge un livello B2, C1 o C2 significa che ha già abbastanza padronanza della lingua per studiare da solo o, come nel caso di B2, con minimo aiuto.
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